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On-chain student Newsletter: week 2,2022
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On-chain student Newsletter: week 2,2022

Buongiorno e bentornati su On-chain student, innanzitutto voglio scusarmi con tutti voi per il ritardo nella pubblicazione delle newsletter delle prime due settimane del nuovo anno, uscite di martedì e mercoledì anziché tra domenica sera e lunedì mattina, ma la sessione invernale incombe pressante sul sottoscritto.

E’ stata una settimana turbolenta sui mercati finanziari e anche bitcoin ne ha risentito.

Come di consueto analizzeremo passo passo la situazione corrente, cercando di scoprire i possibili scenari futuri.

Let’s dive into the block !


Coin360

Visualizzare è molto importante per capire e quindi partiamo da qui. La schermata di Coin360 ci mostra le performance degli ultimi sette giorni del mercato cripto e come potete notare il rosso prevale sul verde.

La scorsa settimana ci eravamo lasciati con BTC scambiato nella fascia di prezzo compresa tra i $45.5K-$52K, poi, è successo di tutto.


Il punto della situazione

I mercati azionari mercoledì 5 gennaio sono stati vittime di un escalation di ribassi, con l'S&P 500 che ha perso quasi il 2% e il NASDAQ che ha chiuso al -3,34%; i principali indici asiatici hanno seguito a ruota. LA FED, banca centrale americana, infatti ha deciso di tagliare anticipatamente gli stimoli economici per contrastare i valori record raggiunti dall’inflazione (7%). Si ipotizza un primo rialzo dei tassi d'interesse già dal 16 marzo, molto prima di quanto previsto.

L'azionario in calo ha trascinato al ribasso anche il mercato delle criptovalute, provocando la rottura del supporto nella regione $45K e l'approccio dell'area chiave a 42000 dollari. A tutto questo, vanno aggiunti i disordini in Kazakistan (paese dove molti miners si sono trasferiti dopo il ban cinese) che hanno aggiunto ulteriore negatività sul mercato: il governo dimissionario ha bloccato l'accesso a Internet nel paese, nel tentativo di arginare le proteste. Questi eventi hanno determinato un calo dell'hashrate del network bitcoin del 13.4%.


Bitcoin

Dal punto di vista dell'analisi tecnica il breakdown era nell’aria, e non si è fatto attendere più di tanto. Chi ha giocato d’anticipo però è riuscito a risparmiare un bel po’ di soldi per rientrare su livelli di prezzo inferiori.

Dopo che il supporto a $45.5K è stato polverizzato, bitcoin ha continuato a scendere arrivando addirittura per un attimo a toccare i $39.5K per poi rimbalzare verso l’alto e tornare ad essere scambiato in zona $42K.

Il ribasso ha portato la capitalizzazione di mercato sotto i 2.000 miliardi e quella di bitcoin in zona 800 miliardi, -200 miliardi rispetto a qualche mese fa.

Il deathcross di cui abbiamo parlato la volta scorsa c’è stato, vediamo se il periodo ribassista continuerà o meno. Di certo la situazione economica globale non è delle più rosee perciò dobbiamo restare vigili.


Derivati

Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad un incremento dell’OI (quantità di posizioni aperte sia long che short nel mercato dei derivati).

E’ stato ufficialmente raggiunto il livello più alto dal luglio scorso.

A guidare la rapida crescita della speculazione sui futures sono gli utenti di Binance, diventato di gran lunga il più grande exchange di futures Bitcoin sia per volume che per dimensioni con una quota di mercato pari al ‎‎30% del totale.‎‎ ‎

Nelle circostanze in cui il Future Open Interest Leverage Ratio ha superato il 2% si è capitolati sempre con delle liquidazioni o verso l’alto o verso il basso. Al momento della scrittura, ‎‎il Futures Open Interest Leverage Ratio è all'2.36%: esiste un rischio non banale di elevata volatilità a breve termine.‎

Gli eventi di de-leveraging possono verificarsi in entrambe le direzioni e a volte si sono attivati nonostante un rapporto di leva open interest inferiore al 2%, come in occasione del 7 settembre scorso quando El Salvador ha adottato Bitcoin come valuta a corso legale.


Spot

Per quanto riguarda il fronte del mercato spot al momento la maggior parte delle metriche on-chain vedono gli HODLers in fase di accumulo, tipico scenario che si incontra nelle fasi ribassiste di mercato.


Strike

Continua l’adozione di massa per bitcoin anche grazie al servizio di pagamenti Lightning Network messi a disposizione da Strike; l’applicazione dopo essere stata adottata e utilizzata in modo più che soddisfacente in El Salvador approda ufficialmente anche in Argentina con un piano di espansione verso il Brasile e la Colombia entro il 2022. Lo scopo è quello di fornire un sistema di pagamenti alternativi a tutti i paesi dell’America Latina.

Il giovane founder della società, Jack Mallers, esordisce così su Twitter:

Welcome, Argentina! Today, we launch a superior financial experience to a country that faces hyperinflation, predatory payment networks, and unusable cross-border transfers. Today, we use the world's open monetary network, Bitcoin to give hope to the people of Argentina”


Conclusioni

Dal punto di vista dei fondamentali la situazione on-chain non è cambiata di una virgola. Il mercato dei derivati sta facendo da padrone sulla scena delle contrattazioni, con il mercato spot che agisce in sordina nelle retrovie della volatilità di questi giorni.

Livelli così elevati di OI hanno sempre portato a liquidazioni improvvise, qualcosa succederà, più difficile da prevedere è il quando.


Per questa newsletter è tutto, ricordati che l’analisi svolta non ha lo scopo di consigliare alcun tipo di investimento finanziario, ma al contrario ha l’aspirazione di insegnare ad analizzare con uno sguardo più critico il mondo Bitcoin.

Alla prossima settimana !

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